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Immagine del redattoreRaffaele Ingegno

Come ho realizzato questa luce drammatica?

In questo articolo vedremo come realizzare in maniera abbastanza semplice una luce drammatica e al tempo stesso molto affascinante!


Quando andiamo ad utilizzare sul nostro soggetto una luce dura e cruda, magari anche di taglio, ci troveremo una forma di iluminazione che possiamo definire drammatica, poco descrittiva del soggetto, ma che esprime un lato angosciante e poco rassicurante.

Possiamo ricreare una marea di situazioni drammatiche e che vanno in contrasto con tutto ciò che è la lettura di una foto ricca di luce morbida e piacevole.

Avere un soggetto che si presta a questa scena di sicuro farà in modo che la lettura sia immediata, ma non è detto che non sia possibile dare drammaticità alla scena con un soggetto che al contrario non associamo subito a questa situazione, anzi anche in questo caso si può arrivare ad un ottimo risultato.


Nel caso che voglio descriverti avevo un modello barbuto e vestito di nero, per il quale ho ritenuto congeniale avere una sorta di simmetria di luce sul volto, in modo tale da esaltare il suo look molto curato.

Quindi, per la realizzazione di questa scena, ho posizionato la luce di taglio, ma non lateralmente come potrebbe essere la prima idea, ma dall'alto, in modo tale da poter sfruttare: la durezza della luce, la simmetria generata dal fascio di luce, le ombre del viso a far sparire gli occhi.

Se avessi usato una luce di taglio laterale oppure a fessura, avrei generato una scena con luce drammatica, ma avrei perso simmetria, a meno che non l'avessi puntata come back light, ottenendo solo un contorno su Mirko (il modello della foto).


Questo eserizio è molto semplice e puoi farlo anche in casa, usando una qualsiasi lampada, chiuderò questo articolo mostrandoti anche come varia l'effetto modificando la qualità della luce.


Il requisito preferenziale è avere: una sala oscurabile, un fondo scuro, una lampada abbastanza piccola e il soggetto vestito di nero, preferibilmente di un tessuto che assorba molto la luce.


Il set è molto semplice e l'ho realizzato con la sola lampada pilota del flash, posizionato a piombo sul soggetto.


Nelle prossime immagini, ti mostro lo sviluppo del set con un software molto preciso che permette lo studio illuminotecnico delle realizzazioni in sala da posa: Set.a.light3D Studio.


In questo schema possiamo vedere un vero e proprio progetto dal punto di vista tecnico.


Nella parte a sinistra è possibile vedere la planimetria del set, molto semplice, i riquadri corrispondono a circa 1 metro, sul treppiede c'è la fotocamera, subito avanti il soggetto e sullo sfondo un background di carta nero.

A destra, in basso, vediamo una sorta di ricostruzione 3D vista dal lato destro della sala, possiamo vedere che sul soggetto, a poco meno di 3 metri, c'è il flash che punta sulla testa.

A destra, ma in alto, vediamo a sinistra la mia foto (che ho aggiunto io per mostrare il livello di accuratezza del software) e a destra un sorta di rendering di previsualizzazione dell'effetto che ci sarà.


Ora, c'è da fare una premessa importante, onde evitare di creare fraintesi: questo software è molto interessante, credo anche molto accurato nel calcolo e dispone di tantissime utilità. Ma per chi ha un utilizzo abbastanza esperto delle luci in sala da posa di certo non è uno spunto progettuale, può essere utile a creare un concept da condividere con altre persone oppure come in questo caso, per illustrare la parte di illuminazione di una foto.

Potrebbe essere un modo simpatico per prendere un po' di dimestichezza con le luci nel caso in cui non si disponesse di una sala pose e di una certa dimestichezza.

Ovviamente la pratica vera è un'altra cosa... però ci tenevo a sottolineare che questo non è una fase del percorso progettuale di un fotografo esperto.


In questo software possiamo scegliere tantissimi tipi di luce e modificatori, sfondi, soggetti diversificandone abbigliamento e caratteristiche e naturalmente le potenze e i colori della luce, impostando correttamente l'esposizione in camera.


Come ti dicevo prima, questa foto l'ho scattata usando solo la lampada pilota del flash e così ho fatto anche nel programma, impostando la camera con un diaframma abbastanza aperto che mi consentisse di avere luce e il soggetto a fuoco per tutta la sua profondità, un tempo congeniale con la ritrattistica e la lente che usavo e degli iso che mi compensassero la mancanza di luce. F2,5 1/125 iso800.

Ho preferito 800 iso onde evitare di dover usare o un tempo troppo lento che mi avrebbe fatto rischiare una foto mossa oppure un diaframma troppo aperto che mi riducesse la profondità di campo, lasciando fuori fuoco alcune parti di Mirko (che in alcune foto è girato non frontalmente alla camera).


La stessa tipologia di foto potresti realizzarla in casa con una semplice lampada, tipo la classica Tolomeo di Artemide. Quindi è necessario avere una lampada con una "bocca" abbastanza piccola e che concentri il fascio luminoso. Oppure una torcia? Sta a te trovare un modo se non hai una parabola standard da 18 cm ed un illuminatore da studio.


Una volta ottenuto lo scatto che desideri, regolando bene la posizione del soggetto e della luce, facendo attenzione che un po' di luce colpisca il volto e in particolare la fronte, ti basterà giocare solo un po' con il contrasto, aumentandolo.


Ti mostro il rendering del software, l'anteprima del set ricostruito ( usando gli stessi parametri di esposizione in camera della foto originale ).

In questa preview, che trovi anche nello schema di prima, ho impostato come modificatore di luce, proprio quello usato dal vero, una parabola standard da 18cm di diametro.


Ti ho sottolineato più volte che tipo di lampada potresti usare in alternativa a un flash da studio con pilota e parabola da 18 cm, perchè il risultato è tutto legato a quello. Potresti anche prevedere l'uso di una griglia per gestire uno spazio non idoneo a questa scena.


Nei prossimi "ritratti" mi sono divertito a cambiare il modificatore di luce sul flash, usando sempre la pilota e le stesse impostazioni di camera, per mostrarti come cambia l'illuminazione sostituendo il modificatore.


Qui ho sostituito la parabola da 18 cm usando addirittura un cono snoot, un po' esasperato come modificatore da usare nella pratica.

Qui invece una parabola da 23 cm.

Non spostando mai soggetto e luce, qui ho usato una parabola bella grande, da 34cm di diametro.

Man mano che si ingrandisce la parabola, il fascio di luce cambia e modifica sia l'effetto che i connotati del soggetto. Nella prossima ho usato un beauty dish da 56cm, notare come il software calcoli anche la luce che il modificatore assorbe, restituendone meno sul soggetto.

Nella prossima ho usato un parabolico da 90cm, ottenendo già un risultato che si sta allontanando molto dal concept iniziale.

Mi spingo nella prossima fino ad un octa da 150cm.

Quello che ti voglio segnalare e di osservare come il fascio aumenta, avvolge morbidamente di più il viso del soggetto, pur essendo posizionato di taglio perchè perpendicolare dall'alto.

Le zone di ombra sotto il naso, non sono ombre dure ma sono parti di viso completamente nascoste alla luce, difatti nei prossimi due esempi ho spostato la luce ottenendo quella che si definisce illuminazione Rembrandt e ti mostro prima il lavoro dell'octa da 150, quindi molto morbido e diffuso e poi ho rimesso la parabola da 18cm, quindi dura e cruda, come nel concept iniziale.

Octa da 150.

Parabola da 18.


Siamo arrivati alla conclusione di questo articolo e spero vivamente di averti invogliato a fare delle prove oltre che a chiarirti delle dinamiche su come si comporta la luce.

Sei vuoi provare il software lo trovi in licenza prova di 15gg.

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1 comentario


Ottimo e grazie dei consigli !!!!!

Un Saluto Virginio

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